Articolo di Daniele Castellucci
Questa stagione ha sancito nei principali campionati europei, la retrocessione di diverse squadre di gran prestigio, oltre all'Eintracht Francoforte in Bundesliga, il Deportivo la Coruna in Spagna, la stessa Sampdoria in Italia, è anche il turno del Monaco in Ligue 1, dopo 35 anni dall'ultima retrocessione, targata 1976.
L'ultima giornata vedeva difronte Monaco e Lione, con i secondi che si giocavano il terzo posto che valeva i preliminari di Champions League, mentre la squadra del principato cercava la salvezza, dopo un'annata a dir poco disastrosa. Al Lione serviva una vittoria per essere sicuro del terzo posto, avendo 2 punti di vantaggio sul Psg, anche se un pareggio poteva essere sufficente visto il +4 di differenza reti rispetto ai parigini. Il Monaco invece con una vittoria era sicuro della salvezza, mentre con un'eventuale pareggio diventavano decisivi i risultati dagli altri campi in particolar modo del Nancy e del Caen.
Sugli spalti il Louis II è più pieno del solito, ma nonostante l'importanza del match, ci sono comunque parecchi vuoti, forse dovuti anche al gran premio di formula 1 che si è svolto nel pomeriggio.
Il match non è molto entusiasmante, si gioca a ritmi decisamente bassi, e sorprende come al Monaco manchi quella cattiveria agonistica che una partita del genere richiederebbe, pare quasi che parta già rassegnato al peggio. La squadra del principato si schiera con 2 punte, il coreano Park e l'honduregno Wellcome, mentre difesa e centrocampo sono costituite da 2 linee a 4. Gli uomini di Puel giocano sempre alla stessa maniera, 4-2-3-1 con Ederson che sostituisce Gourcuff, alle spalle di Lisandro Lopez.
La prima mezzora scorre praticamente senza emozioni, solo con un intervento di Briand su Malonga, su cui l'arbitro da una punizione al limite, ma forse poteva starci pure il penalty, questione di centimetri.
Nella parte finale del primo tempo il Lione sale di livello, e si rende pericoloso con un colpo di testa di Diakhatè, che colpisce malissimo da buona posizione e da un bello scambio in contropiede fra Briand ed Ederson, con il primo che conclude debolmente di poco a lato.
Nella ripresa il copione del match non cambia granchè, con il Monaco che ci prova, ma a ritmi lentissimi e con pochissime idee, mentre il Lione si difende non rischiando praticamente nulla.
AL 53' bel numero di Malonga, che contolla di sinistro e dal limite dell'area fa partire un bellissimo tiro a giro su cui si supera Lloris, prima vera occasione per i padroni di casa; pochi minuti dopo però il Lione si rende estremamente pericoloso, discesa di Ederson sulla destra, cross rasoterra sul quale e bravo Lopez a stoppare e tirare, ma il sinistro finisce di poco a lato.
Al 66' arriva il gol che spegne le poche speranze del Monaco; punizione dalla trequarti di Kallstrom, palla deviata dalla barriera che finisce sui piedi di Gonalons, botta respinta da Chabbert, ma proprio sui piedi di Diakathè, che sfrutta la dormita dei difensori di casa, e da pochi passi può facilmente insaccare l'1-0.
Il Monaco accenna a una minima reazione e si rende pericoloso con un colpo di testa di Hansson parato, con qualche difficoltà, da Lloris sulla linea di porta e con una bella rovesciata di Moukandjo su cui il portiere del Lione è attento. Nonostante queste 2 occasioni la reazione dei padroni di casa è flebile, poco convinta e il Lione ne approfitta con un paio di contropiedi pericolosi, senza però concretizzare. Ma al 81' una dormita di Puygrenier chiude definitivamente il match; cross di Cissokho, il centrale del Monaco dorme, e Lopez è bravissimo a stoppare e concludere di sinistro all'incrocio dei pali dal dischetto del rigore.
Gli ultimi minuti hanno poco da dire, se non per sentire i fischi del Louis II, e ufficializzare la retrocessione dei monegaschi assieme ad Arles e Lens, mentre il Lione va ai preliminari di Champions, dove entrano direttamente Lilla e Marsiglia. La carriera di Puel sulla panchina del Lione si conclude qui, dopo una stagione non particolarmente esaltante, ma almeno l'obiettivo minimo del terzo posto è stato raggiunto.
Stagione invece totalmente fallimentare per il Monaco, che partiva con ben altri progetti alla vigilia, e se poi pensiamo che nel 2000 vinse la Ligue 1 e nel 2004 fece una finale di Champions il tutto diventa veramente incredibile.
Monaco - Lione 0-2
66' Diakathè, 81' Lopez
Le pagelle:
Malonga Ntsayi 6+ da un po' di vivacità sulla sinistra, ha un buona tecnica di base e si rende pericoloso in alcune occasioni, sicuramente il migliore dei suoi (non che ci volesse poi molto...).
Puygrenier 5 dorme clamorosamente sul secondo gol, altre volte è fuori posizione e non garantisce mai sicurezza.
Contadeur 6 cerca di costruire gioco, qualche buona apertura, ma anche parecchi erroi.
C.Y.Park 5,5 sicuramente uno dei più positivi nella brutta stagione del Monaco; in questo match incide poco, e non ha molti palloni giocabili.
Monaco(4-4-2):
Chabbert 5,5
Bonnart 5,5, Puygrenier 5, Hansson 5,5, Adriano 5.
Moukandjo 6-, Contadeur 6(72' Lacombe s.v)., N'Kolou 5,5 Malonga 6+.
C.Y.Park 5,5(78' Niculae s.v.), Welcome 5(59' Germain 5,5)
Lloris 6,5 una gran parata su Malonga, e un altro paio di buoni interventi, anche se rischioso quello sul colpo di testa di Hansson.
Cris 6,5 sicuro, attento e preciso, annulla totalmente gli attaccanti del Monaco. Stesso discorso per il suo compagno di reparto Diakhatè (7), con l'aggiunta del gol decisivo.
Ederson 6,5 da fantasia e qualità al reparto offensivo, fa un paio di buone discese, e nel complesso si dimostra sempre ficcante e pericoloso.
L.Lopez 7- pronto e bravo sul 2-0, per il resto non crea molto ma da grande sostanza e corsa.
Reveillere 6,5 solita prova di sostanza e molto precisa. Non è un fenomeno, ma difficilmente gioca male.
Lione (4-2-3-1)
Lloris 6,5.
Reveillere 6,5, Cris 6,5, Diakathè 7, Cissokho 6+.
Toulalan 5,5, Kallstrom 6+.
Briand 6, Emerson 6,5(63' Gonalons 6), Delgado 6(84' Pied s.v.).
L.Lopez 7-(84' Bastos s.v.).
Articolo di Daniele Castellucci
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