giovedì 2 giugno 2011
Finisce la favola del Cerro Porteno, Santos in finale di Libertadores
Articolo di Daniele Castellucci
Queste sono le partite che conciliano con il calcio, quelle che purtroppo spesso latitano nella massima serie del campionato italiano. Oltre alla bellezza del match si sono visti tantissimi giocatori interessanti, oltre ad alcuni nomi già sulla bocca di tutti (Neymar, per dirne uno), tanti altri ben poco conosciuti, ma che potrebbero essere assolutamente interessanti per l'europa, e in particolare per il nostro calcio, che troppo spesso arriva in ritardo su tanti talenti, salvo poi doverli pagare molto di più in futuro.
Allo stadio Pablo Rojas di Asuncion si gioca la semifinale di ritorno della coppa Libertadores, fra i padroni di casa del Cerro Porteno e i brasiliani del Santos, che all'andata si sono imposti per 1-0.
Match di un'intensità incredibile, nonostante la qualificazione non sarà mai messa, o quasi, in discussione, con i paraguiani che cercano di proseguire la loro stupenda cavalcata, che li ha portati fin quì dopo una bellissima coppa, ed aver eliminato il Colo Colo nei gironi e l'Estudiantes negli ottavi.
L'atmosfera è bellissima e caldissima, sugli spalti il pubblico non vede l'ora di poter trascinare i loro beniamini all'ennesima impresa, dopo che nella sua storia il Cerro Porteno è arrivato già per 5 volte nelle semifinali di Libertadores, senza però mai raggiungere la finalissima.
Nel Santos mancano il lungodegente Ganso e Leo, quest'ultimo sostituito dal ritorno di Jonathan, sulle cui tracce pare esserci la Fiorentina. Mentre nel Cerro unica assenza di peso è quella dell'argentino Villareal.
Dopo 2 minuti la sfida vede probabilmente il suo momento decisivo, con il Santos che passa in vantaggio grazie al gol del neoacquisto genoano Ze Eduardo; punizione dalla trequarti di Elano, difesa dei paraguiaiani bassissima, Barreto non esce, e Ze Eduardo di testa anticipa Piris e insacca il gol del vantaggio.
Ora servono 3 reti al Cerro per centrare la qualificazione, impresa a dir poco difficile, anche perchè la squadra di Astrada sembra subire il colpo e ci mette qualche minuto prima di riprendersi. Al 8' però vanno vicinissimi al pareggio, con un tiro di Caceres da buonissima posizione, che però finisce ampiamente a lato.
Al 10' prima tegola per il Cerro con I.Torres, uno dei giocatori più interessanti, che si fa male, e viene sostituito dal talentino Iturbe, 17enne di cui si parla benissimo, e infatti è già stato acquistato dal Porto, squadra da sempre molto attenta a scovare talenti in giro per il mondo.
I paraguiaiani iniziano a macinare gioco, con l'ex Bayern Dos Santos a gestire i ritmi, e Fabbro a svariare molto sulla trequarti, e il neoentrato Iturbe che da gran fantasia e vivacità sulla fascia sinistra.
Si fa male l'appena rientrato Jonathan, che dimostra di essere poco integro fisicamente, cosa che forse potrà pesare per un suo eventuale sbarco in europa.
Al 27 però Barreto compie un autentico disastro; lancio lungo su cui la difesa del Cerro non è ben posizionata, Pedro Benitez di testa la da indietro per il proprio portiere, che di pugno in uscita riesce a colpire la palla malissimo, effetto assurdo, palla sul palo e autogol che definire clamoroso è poco.
Ma qui il Cerro dimostra di avere gran cuore e non mollare mai, e dopo pochi minuti da un bel corner di Iturbe arriva il pareggio del terzino sinistro Cesar Benitez, che arriva da dietro e impatta bene di testa, approfittando della libertà concessa dalla difesa brasiliana.
Nel finale di tempo, prima Barreiro va vicino al pareggio, con un tiro parato da Rafael, dopo una bella discesa di Dos Santos, poi il Santos in contropiede sfiora il 3-1 con un cross teso di Ze Eduardo, sul quale Barreto chiude bene. Ma nel primo minuto di recupero il Santos chiude definitivamente il match, contropiede impostato da Arouca che allarga sulla sinistra per Neymar, controllo e tiro secco di destro sul primo palo.
La ripresa vede i paraguiani giocare sempre con grande orgoglio, trascinati da uno stupendo pubblico, e al 60' arriva il 2-3 con un bel gol di Lucero, che sfrutta la sponda di Barreiro su cross di Fabbro, e insacca con un gran destro da dentro l'area.
Il 3-3 sembra nell'aria, prima con un colpo di testa di P. Benitez parato da Rafael, e poi con un inserimento di Piris che tocca per Cacers, ma il bravissimo Rafael per 2 volte riesce a respingere; ma al 81' il meritatissimo pareggio arriva grazie a uno straordinario gol di Fabbro, che dai 25 metri effettua un dribbling stretto fra 2 difensori e poi esplode un terrificante destro che finisce all'incrocio.
Brutto episodio subito dopo con Ramalho che viene presumibilmente colpito da un oggetto piovuto dagli spalti, gioco interrotto per un paio di minuti, e allenatore brasiliano circondato da decine di fotografi a bordo campo.
Il finale continua ad essere scopiettante, con una punzione di Neymar che colpisce il palo, un cross dell'ottimo Lucero su cui il neoentrato Nanni non ci arriva e una traversa di Caceres dopo una mischia in area. Il match si conclude con l'ingenua esplusione di Edu Dracena che piglia 2 gialli in pochi minuti prima per perdita di tempo, poi per proteste e salterà la finale di andata.
Da sottolineare l'ottimo arbitraggio del giovanissimo colombiano Roldan appena 31enne.
Grande stima per questa squadra paraguaiana, che oltre a svariati giocatori di talento, ha dimostrato un gran carattere, continuando a giocare anche quando la qualificazione era ormai svanita.
Stanotte si attende l'esito del match fra Velez e Penarol, con gli argentini che devono recuperare lo 0-1 subito all'andata, per vedere chi sfiderà il Santos, in una finale che in ogni caso si presenta molto interessante.
Cerro Porteno - Santos 3-3
2' Ze Eduardo, 27' Barreto (og), 31' Cesar Benitez, 46' Neymar, 60' Lucero, 81' Fabbro.
Le pagelle:
Iturbe 7 stiamo parlando di un 17enne dal grande talento dotato di un ottimo sinistro. Come già detto è stato acquistato dal Porto, e pare che i dirigenti portoghesi ci hanno visto benissimo. Dribbling, forza fisica, tecnica, bravo a battere i calci piazzati, sentiremo in futuro parlare di questo ragazzo.
Piris 7+ parte male non chiudendo bene sullo 0-1, ma poi disputa un grandissimo match. Terzino destro bravo in fase difensiva, spinge bene per tutto il match, si inserisce di continuo e ha più che discreti piedi. Tiene spesso bene Neymar, e non è cosa da poco. Da tenere d'occhio, anche perchè parliamo di un classe '89.
Fabbro 7 seconda punta che svaria molto, dotato di buona tecnica e di ottima visione di gioco. Segna il bellissimo gol del 3-3.
Luis Caceres 6,5 esterno destro alto dotato di buona corsa e discreti piedi, non molla mai e dimostra di essere un giocatore interessante.
Cesar Benitez 6,5 altro 21enne di buona qualità. Difensivamente si arrangia più che bene, e si propone con buona continuità. Segna l'1-2 di testa.
Lucero 7 segna con un bel tiro il gol del 2-3. grande inventiva e tecnica, un po' troppo innamorato del pallone, ma è sempre insidioso prima per Jonathan e poi per Parà.
Cerro porteno (4-4-2)
Barreto 5
Piris 7+, Pedro Benitez 6, Uglessich 6, Cesar Benitez 6,5.
Luis Caceres 6,5, Burgos 5,5 (40' Lucero 7), J. Dos Santos 6+, Ivan Torres s.v. (10' Iturbe 7).
Fabbro 7, Barreiro 6 (66' Nanni 6,+).
Rafael 7 compie un paio di ottime parate, da grande sicurezza anche nelle uscite. Si parla di lui anche nel mercato italiano, e dimostra di meritare grandi palcoscenici nonostante la sua giovane età.
Neymar 6,5 come al solito grandi numeri, anche se a volte è troppo lezioso. Segna un gol, prende un palo, ne sbaglia un paio non particolarmente difficili. Sul piano dell'impegno niente da dire, e spesso rientra a centrocampo ad aiutare i compagni.
Ze Eduardo 7- gran tecnica unita ad un ottima forza fisica per il nuovo attaccante del Genoa. Si muove molto e gioca bene anche per i compagni.
Alex Sandro 6 difensivamente se la cava, anche se soffre 2 brutti clienti sulla sua fascia. Spinge decisamente meno del solito, ma rimane un giovane di sicuro interesse.
Danilo 7- gioca da mezzala sinistra (Galliani ci sei?), da gran forza fisica, buoni piedi e gioca molto semplice sbagliando pochissimi palloni, e dimostrando una gran intelligenza tattica. Giocatore duttile, che fino a poco tempo fa giocava come esterno destro e ora è stato spostato al centro del campo. Prima che sia troppo tardi bisogna andare a prenderlo.
Arouca 6,5 su di lui pare che ci sia la Roma ultimamente. Questo trottolino ha gran corsa, dinamismo e anche una discreta qualità in mezzo al campo.
Adriano 6,5 classico mediano che gioca davanti la difesa, ruba molti palloni e tatticamente è fondamentale per i brasiliani.
Santos (4-3-1-2)
Rafael 7.
Jonathan 6 (25' Parà 5,5), Edu Dracena 6, Durval 6,5, Alex Sandro 6.
Arouca 6,5, Adriano 6,5, Danilo 7-.
Elano 5,5 (71' Posseibon s.v.).
Ze Eduardo 7- (73' Maikon Leite s.v.), Neymar 6,5
Qui sotto gli highlights del match:
Articolo di Daniele Castellucci
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Bellissima partita, e concordo con tutte le cose belle che hai detto sul Cerro Porteno, ottimo team con notevoli giovani.
RispondiEliminaIturbe è un gran colpo, Porto, Benfica e Udinese sono davvero le migliori ad andare a scovare i talenti giovanissimi in sudamerica...
Ottimo anche Lucero.
A me piace moltissimo Fabbro, giocatore d'attacco di classe superiore inspiegabilmente snobbato da tutti i grandi club. Eppure c'è poco di meglio in Sudamerica... per me è più forte di Ganso e di tanti altri.
Neymar invece rimane per me il più gran talento mondiale sotto i 20 anni... l'unico per cui fare follie.
Albys
Altri sudamericani giovani per i quali varrebbe la pena di tirar fuori subito qualche miliardo: Lucas e Casemiro del San Paolo, Danilo del Santos, Wallyson del Cruzeiro, Carbonero dell'Once Caldas, Lamela del River, Damiao dell'Internacional.
RispondiEliminaAlbys
Grande albys, grazie mille dei commenti.
RispondiEliminaParlerò in futuro anche di alcuni dei nomi che hai citato...(di Danilo ne ho parlato proprio in questo articolo)
Ho visto :-)
RispondiEliminaDanilo sarebbe ottimo per il Milan, sia come centrocampista che come alternativa ad Abate nel suo ruolo originale di terzino destro.
Purtroppo c'è quel problema degli extracomunitari, e anche un certo ritardo cronico dei manager italiani come Galliani a comprare talenti quando ancora costano poco. Sembra che se non li pagano almeno 15-20 M non siano forti... :-/
Albys