lunedì 27 giugno 2011
Il giorno più triste della storia del River
Articolo di Daniele Castellucci
E' finita nel peggiore dei modi, ma le avvisaglie da tempo facevano temere questo risultato: il River dopo 110 anni di storia per la prima volta scende nella seconda divisione argentina, un autentico disastro, per una delle squadre più prestigiose di tutto il Sudamerica, che non moltissimi anni fa (nel 1995) vinse anche la Libertadores.
Lo spareggio con il Belgrano partiva dallo 0-2 della gara di andata, quindi la rimonta era tutt'altro che facile, considerando che in questo semestre il River aveva vinto solo una volta con 2 gol di scarto, contro l'Huracan.
Il Monumental è stracolmo, l'hinchada del River depone le armi e sostiene la squadra senza soste, almeno fino al 90'.
Assenze importanti per i padroni di casa, mancando Ferrari, Almeyda, Roman più l'esclusione per scelta tecnica di Funes Mori.
Il River parte a mille, al 4' una punzione di Mansanelli, toccata da Pereyra finisce alle spalle di Carrizo, ma viene annullata cuasa posizione di offside di Turus. Passa un minuto ma il match cambia volto, errore di Perez, Pavone controlla e esplode un destro del limite dell'area che si insacca nell'angolino, meglio per il River non poteva iniziare.
I Millonaros insistono, ma vengono anche fuori i soliti limiti, con un gioco assolutamente poco produttivo, una difesa che come sempre da pochissima sicurezza, ma almeno si rivede la grinta che era stata assente nelle ultime settimane.
Al 25' Caruso subisce un netto fallo da rigore, ma Pezzotta non interviene, convinto della regolarità dell'intervento. Dal corner seguente prima il destro di Pavone sul secondo palo viene respinto da Olave, poi il colpo di testa di Diaz finisce alto di pochi centimetri.
Dopo la mezzora il River cala d'intensità, il Belgrano si affaccia maggiormente in avanti, e mettere in difficoltà la difesa della "Banda" non è un compito estremamente difficile, anche se è Caruso al 43' a sprecare una buona occasione ciccando il pallone a centro area.
La ripresa è il perfetto emblema del River di questa stagione, e Pereyra dopo 3 minuti sfrutta una dormita colossale di Arano, si avvia in solitaria verso la porta di Carrizo ma fa partire da 30 metri un pallonetto che finisce a lato, occasione clamorosa gettata al vento. Passano altri 10 minuti e stavolta e Diaz a combinare la frittata, rilanciando addosso a Ferrero, pallone su cui è bravo Farrè a inserirsi e battere l'incolpevole (una volta tanto...) Carrizo, e ora la situazione diventa disperata.
Il crollo è vicino, ma al 67' Caruso si guadagna un rigore un po' generoso, Pavone però dal dischetto calcia malissimo e e Olave para, partita totalmente stregata per i padroni di casa.
Gli ultimi minuti i Millonaros provano ad attaccare, ma creano veramente poco, e al 89' il pubblico decide che ha visto già troppo, e inizia a cercare di invadere il terreno di gioco, partita momentaneamente sospesa, ma lo diventa definitivamente nel giro di qualche minuto. I giocatori sono tutti fermi a metàcampo in lacrime, ma stessa cosa succede anche sugli spalti, con decine di persone disperate, e i tifosi del Belgrano commossi per il ritorno nella massima serie.
Dopo 110 anni di gloriosa storia arriva l'onta della Primera B Nacional (l'equivalente della nostra serie b), e soprattutto ora il rischio fallimento è ancora più concreto, visto che i debiti sono ingenti, gli stipendi non vengono pagati da molti mesi, e i giocatori di talento sono destinati ad andarsene con un valore di mercato che sicuramente sarà inferiore alle cifre che si sentivano fino a qualche giorno fa.
Gli indiziati a partire ovviamente sono il tanto chiacchierato Lamela, che indubbiamente ha un gran talento, solo 19 anni, ma personalmente non mi pare ancora pronto per un top team, Maidana tornerà in Russia, Pavone va in Messico, mentre altri nomi spendibili sul mercato sono quelli di Funes Mori, nonostante gli ultimi mesi veramente negativi, Pereyra di cui si parla pochino ma mi sembra un buon talento su cui personalmente investirei qualcosa, Villalva è rientrato ieri dopo un infortunio lunghissimo, Almeyda potrebbe ritirarsi e già si parla di lui come il nuovo allenatore, Buonanotte è già andato al Malaga, mentre Caruso e Carrizo sono di proprietà rispettivamente di Udinese e Lazio. Per completezza d'informazione Passerella a fine partita ha dichiarato che vuole rimanere il presidente del River e ripartire subito con ambizioni.
Un autentico disastro, cui personalmente spero venga posto rimedio, gettando le basi per un'immediata risalita della squadra di Buenos Aires, che per nessun motivo al mondo deve rimanere più di un anno in serie b.
River Plate - Belgrano 1-1 (sospesa al 89')
5' Pavone, 61' Farre.
Le pagelle:
Lamela 5,5 qualche buona iniziativa,un paio di serpentine, ma spesso fuori dal gioco. Sul piano caratteriale non dimostra la necessaria cattiveria agonistica, e a volte commette delle sciocchezze.
Pavone 6 pesa tremendamente il suo errore dal dischetto, ma segna l'1-0, lotta fino alla morte ed è uno degli ultimi a mollare.
Diaz 4,5 errore clamoroso sul 1-1, per il resto si dimostra spesso insicuro.
Pereyra 6 gioca fuori ruolo, ma si da da fare, alla fine uno dei meno peggio.
Maidana 6 l'unico della difesa che regge e non commette errori clamorosi.
River Plate (3-4-1-2)
Carrizo 6
Maidana 6, Ferrero 5,5, Diaz 4,5.
Affranchino 5,5 Acevedo 6 (Villalva 64'), Arano 5, Pereyra 6.
Lamela 5,5
Pavone 6, Caruso 5+
F:Vasquez 6,5 l'estate scorsa era praticamente già del Parma, ma poi l'affare svanì, Gran tecnica, ottimo fisico, ricorda un po' Pastore per alcune movenze. Da tenere d'occhio.
Pereyra 6 si muove,lotta e scambia bene con Vasquez, ma si mangia clamorosamente un gol sullo 0-1.
Rodriguez 7 un gigante (in tutti i sensi) a centrocampo, gran diga davanti la difesa.
Lollo 6,5 sicuro dietro, senza sbavature.
Mansanelli 6 buona prova sull'out destro, tiene bene e riparte spesso.
Belgrano (4-4-1-1):
Olave 6,5
Turus 6, Perez 6, Lollo 6,5, Tavio 6.
Mansanelli 6 (86' Parodi sv), Torres 6, Rodriguez 7, Maldonado 5,5 (46' Andrizzi 6).
F.Vasquez 6,5.
Pereyra 6
Qui il recap del match:
Qui gli incidenti dentro il Monumental:
Articolo di Daniele Castellucci
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